Castel Sismondo

La città di Rimini ha una storia veramente antichissima, già le prime dominazioni di vere e proprie civiltà si videro intorno al V secolo a.C, anche se insediamenti umani sono stati riconosciuti sin dall’età del paleolitico inferiore, soprattutto nelle alture di Colle Covignano.

Una delle prime civiltà ad apparire dunque in zona fu quella villanoviana, che aveva come centro l’odierna cittadina di Verrucchio. Dal V secolo tutte le popolazioni ubicate sulle fortezze collinari scendono verso la pianura e viene inquadrato il contesto storico di cui si hanno molte più notizie.  Sconfitti i galli che da tempo detenevano il dominio di quella zona, subentrarono i romani. L’impero denominò la zona che era riuscito a conquistare come Ariminum, prendendo spunto dal nome del Fiume Marecchia (Ariminus).

La fondazione della città segna un’epoca particolarmente importante, ovvero l’intera occupazione della penisola da parte dell’Impero Romano: ne derivò la costruzione di moltissime strade consolari, tra cui la via Flaminia, importante snodo sia per i trasporti commerciali che militari. La città comincia a diventare di importanza fondamentale tra il II e il I secolo a.C.  e nel 27 a.C. viene finalmente costruito il famoso Arco di Augusto. Nel Medioevo, alla caduta della dominazione romana, si scontrano per il possesso della città gli eserciti gotici e bizantini: una guerra che dura ben 20 anni dal 535 al 553, che vide vittoriosi i Bizantini con una netta sconfitta dei goti. In mano ai Bizantini, Rimini viene ricostruita in un nuovo assetto politico amministrativo e da qui viene spostato il centro governativo che sarà ubicato invece a Ravenna.

Il comune di Rimini fu creato nel periodo del basso medioevo, intorno al XII secolo: da quel momento (precisamente intorno al 1130 ) il comune ha già una sua struttura complessa. Esso è costituito da un Consiglio di Credenza e un Consiglio Generale il quale aveva funzioni per lo più esecutive. Alla fine nel secolo Rimini fu considerata da Federico Barbarossa “diletta e fedelissima città”, un privilegio che l’imperatore attribuì a pochissime località. Anche se durante l’epoca comunale ci furono molti cambiamenti si protrassero per lungo tempo numerosissimi conflitti, soprattutto di carattere religioso (da ricordare quello storico tra i Guelfi e i Ghibellini).

Dopo il grande periodo malatestiano e la dominazione da parte dello Stato della Chiesa, Rimini si prepara a far parte dell’Italia Unita. Già da un po’ di tempo si andavano propagando idee  anarchiche-repubblicane in città e nell’agosto del 1872 nasce il famoso Movimento Anarchico che portò anche a moltissimi arresti viste le insurrezioni antimonarchiche. Essendo di questo stampo “rosso”, Rimini e i suoi abitanti subirono continue violenze da parte degli squadristi fascisti e dopo le dimissioni della giunta socialista si ha inizio agli anni della vera e propria dittatura.

Durante la seconda guerra mondiale Rimini subisce numerosissimi bombardamenti: 390 tra bombardamenti aerei e navali che purtroppo ne distruggono quasi la totalità del patrimonio monumentale artistico. Fortunatamente nel 1944 le truppe alleate entrano a Rimini e da allora si avviò un lento programma di liberazione. Dalla fine della guerra la città fu ricostruita con moltissima energia ed entusiasmo, fino a diventare, negli anni sessanta, la patria del divertimento e delle vacanze per tutti gli italiani!