Repubblica di San Marino

La Repubblica di San Marino è uno stato indipendente dell’Europa Meridionale ubicato all’interno dello stato italiano. La repubblica si estende per soli 61 km2 ed è popolata da circa 31 mila abitanti, si tratta di uno degli stati più piccoli e meno popolosi di tutto il Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite.

L’unica città presente è quella della Città di San Marino dove si parla ufficialmente italiano ed dov’è molto diffuso il dialetto romagnolo; gli abitanti sono chiamati sammarinesi e la moneta in uso è il comune Euro, essendo parte lo stato della Comunità Europea. Dal 2008 per le sue stupende decorazioni e architetture del centro storico, tutto il paese è stato inserito dall’UNESCO tra i patrimoni dell’Umanità.

Il territorio comprende la valle alta dell’Ausa e la parte sinistra della Valle del Marano. Queste zone sono suddivise in nove amministrazioni locali chiamate castelli e ognuna porta il nome del proprio capoluogo. I nove Castelli della Repubblica di San Marino sono: Città di San Marino (capitale), Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Dimagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, Serravalle

La storia di San Marino ha origini antichissime, si sostiene che lo stato sia la più antica repubblica del mondo intero! Si dice che venne fondata precisamente il 3 settembre del 301 a.C. quando Marino, un tagliapietre della Dalmazia fuggì dalle persecuzioni di Diocleziano contro i Cristiani. Sfuggito, creò una comunità cristiana sul Monte Titano, il più alto dei tanti colli che sorgono oggi nella Repubblica di San Marino. Durante il basso Medioevo e il rinascimento, lo stato ebbe molti stravolgimenti dal punto di vista politico, legislativo e giudiziario, venne infatti introdotta nel 1243 la figura dei Capitani Reggenti che svolgevano in poche parole le funzioni dei Capi di Stato.

Venne creato il Consiglio Grande e Generale nel XV secolo, che però non venne più convocato dopo l’anno del 1571. Nell’età moderna invece fu promulgata la prima Costituzione, che contiene le Leges Statuta e Sancti Marini, le quali sono ancora le basi del diritto sammarinese. Alla fine del 1500 lo stato fu molte volte messo in pericolo nella sua autonomia: Cesare Borgia occupò la Repubblica fino alla sua morte, successivamente nel 1739 la Chiesa attraverso il Cardinal Alberoni cercò di annetterla ai suoi territori.

Durante il periodo contemporaneo, precisamente nel 1906 venne ristabilita l’elettività del Consiglio Grande e Generale e durante il periodo fascista andò al potere il PFS, ovvero Partito Fascista Sammarinese, scoprendo che in realtà la politica italiana era in grado di influenzare moltissimo le linee governative della Repubblica di San Marino. Dopo gli anni più caldi della guerra, tra il 1941 e il 1942 venne organizzato un movimento antifascista clandestino che andò avanti fino al 1944.

Oggi giorno la Repubblica di San Marino vive quasi esclusivamente sul turismo. Considerando che nel 2005 sono stati ospitati più di 2 milioni di turisti: questo settore non può che essere fondamentale nell’economia di stato. Altre importanti attività sono quelle finanziarie, bancarie, industriali, filateliche e agricole.